Complementare alla spettroscopia NIR è la spettroscopia XRF (X Ray Fluorescence). Questa tecnica permette di determinare la composizione minerale dei campioni direttamente allo stato solido o liquido, senza necessità di nessun trattamento, oltre una eventuale macinazione. È un’analisi multicomponente per la quale sono necessari pochi (5-10) campioni di riferimento analizzati con metodi di riferimento, con tempi di analisi ridotti. Le tecniche tradizionali per la caratterizzazione della componente minerale di foraggi, granelle mangimi, latte e altri prodotti di interesse zootecnico, come AAS (Spettroscopia di assorbimento atomico) e ICP (Indouctively Coupled Plasma) richiedono invece sempre una preparazione del campione con mineralizzazione per via secca o umida.
Recentemente, accanto agli strumenti da laboratorio, con i quali è possibile avere maggiore sensibilità anche per gli elementi leggeri come il sodio, analizzando i campioni solidi in condizioni di vuoto e quelli liquidi in atmosfera di elio, sono stati messi in commercio spettrometri XRF portatili che possono trovare impiego anche in agricoltura.
Le carenze di elementi minerali nelle bovine sono di solito affrontate e prevenute con l’uso di integratori. Con bovine ad alta produttività, tuttavia, le problematiche legate alla nutrizione minerale sono sempre più frequenti, anche con manifestazioni subcliniche, e il bilanciamento dei minerali nella razione diventa un importantissimo elemento per garantire fertilità e longevità delle bovine. L’ipocalcemia, ad esempio, è una importantissima dismetabolia legata ai livelli ematici di Ca che può essere controllata monitorando il rapporto tra K e Ca nella razione e garantendo un corretto apporto di anioni .